CHALET STELLA ALPINA
«IL NOSTRO MOTTO? BUONO, ETICO, CORRETTO VERSO L’AMBIENTE»
… lo dice LUCA SORDI – Vegan Chef di CHALET STELLA ALPINA:
«PASTE FRESCHE RIPIENE, SFOGLIE SALATE, PASTICCERIA SUBLIME:
PER IL GODIMENTO DEI PALATI VEGANI (E NON)»
Bedretto – Imperdibile per una gita, un soggiorno prolungato o per un banchetto conviviale godendo dei piaceri del palato e della natura circostante: lo splendido CHALET STELLA ALPINA situato nell’incantevole Val Bedretto.
La struttura, di architettura tipicamente alpina, mette a disposizione la sala ristorante e le camere per il pernottamento. È l’ideale per un soggiorno nel quale ritrovare la forma fisica e mentale non solo per l’offerta di escursioni e sport, ma anche grazie alla SALA WELLNESS. Il wifi per rimanere in contatto con il mondo è assicurato.
Inoltre, i proprietari di cani saranno felici di essere accolti con le loro bestiole. Non si può volere di più! Oltre alla bellezza dello scenario circostante e degli ambienti interni dello Chalet Stella Alpina, è doveroso sottolineare la grande consapevolezza etica di chi dirige questa importante struttura ricettiva.
Alle domande d’obbligo per saperne di più sulle proposte vegetali di questo locale risponde LUCA SORDI.
Come è arrivato a presentare piatti vegan nel suo menù, e perché?
«Il tutto è partito da una maggiore consapevolezza da parte dello staff riguardo a quello che è oggi il consumo di prodotti di origine animale, dalla carne, ovviamente, a tutti i derivati. Diversi piatti presenti nel nostro menu sono già per natura vegetariani ma abbiamo voluto rafforzare la nostra proposta inserendo piatti e menù specifici completamente vegetali. Crediamo e siamo a favore della natura, una natura intesa come regno animale (compreso l’uomo) e vegetale, vissuta in modo etico e corretto, principi che molto spesso, nel nostro mondo moderno, vengono trascurati e calpestati. Abbiamo quindi deciso di supportare da un lato tutte quelle persone che per motivi etici, di salute o ecologici, hanno deciso di ridurre o eliminare questi alimenti dalle loro diete ma, più in generale, proporre delle alternative in armonia con la natura e nel rispetto di tutti gli esseri viventi, umani e non umani».
Un ristoratore che si reputi professionista, oggi non può ignorare l’esistenza di una parte di pubblico che ama gustare piatti solo vegetali”:
«Da un mero punto di vista di business questo è vero: ormai anche le steak-house e le più classiche catene di cibo fast-food hanno nel menù il cosiddetto “piatto vegetariano”. Ignorare la presenza di vegetariani e vegani sarebbe una scelta cieca e anti economica. Crediamo però che, come in tutto quello che vuole essere fatto bene, ci debba essere un’intenzione profonda e motivata non solo da scelte economiche. Proporre piatti e menu alternativi dovrebbe essere, e così lo è per noi, una scelta etica che vuole non solo “soddisfare una parte del mercato” ma contribuire a una causa in cui noi crediamo: un minore impatto dell’uomo sulla nostra Terra e una minore crudeltà verso ogni essere vivente».
«CUCINA VEGANA? PUÒ ESSERE SEMPLICE ED ECONOMICA, OPPURE ESOTICA E SOFISTICATA»
Una ristorazione di qualità può basarsi solo sulla soddisfazione del palato, motivo principale per il quale si va a “mangiare fuori”?
«Sicuramente lo è stato e quasi sempre lo è ancora oggi, ma crediamo che in futuro, per una serie di svariate ragioni, non potrà più esserlo. Basta informarsi un minimo per constatare come la maggior parte degli alimenti che consumiamo abitualmente (soprattutto industriali) siano stati “progettati” con l’intento di soddisfare esclusivamente il palato tralasciando spesso aspetti di tipo salutistico, etico e ambientale. Ma tutto questo crediamo che stia lentamente cambiando: i diversi scandali alimentari e i mezzi di comunicazione ormai diffusissimi stanno portando il consumatore a esigere una maggiore informazione riguardo a quello che mangia e sempre più spesso non ci si accontenta di avere solamente un cibo BUONO. Dal nostro punto di vista la sedia su cui siamo seduti oggi ha 3 gambe: la gamba del BUONO, la gamba dell’ETICO e la gamba della CORRETTEZZA VERSO L’AMBIENTE. Cosa succede se si toglie anche solo una di queste gambe? Una sedia con due gambe non sta in piedi.».
Nel suo ristorante utilizzate seitan, tofu e tempeh? Pur essendo ottimi prodotti, non crede che troppi ingredienti esotici e costosi confermino l’idea della stranezza e delle difficoltà dell’alimentazione vegan?
«Ogni cultura porta nel suo bagaglio diversi ingredienti e tecniche particolari e spesso la cucina vegan ama attingervi. Questo non vuol però dire che non ci siano abbastanza risorse per una cucina vegan semplice, a km zero e buona senza fare per forza il giro del mondo. Crediamo che, come in tutte le cose, ci debba essere equilibrio: ci capita di utilizzare ingredienti di culture diverse, soprattutto il tofu, ma siamo consapevoli che una cucina esclusivamente basata su di essi possa creare distacco e timore. Ci teniamo tuttavia a sottolineare come sia in parte erroneo il fatto che questi prodotti siano complicati e costosi: essi vengono quasi sempre acquistati ma la loro produzione a casa è decisamente economica e molto meno complicata di quanto si possa pensare. Crediamo che sia importante riscoprire l’autoproduzione di alimenti, locali e tradizionali ma non solo, in alternativa a quelli che troviamo nei supermercati, già spesso precotti e confezionati. In conclusione la nostra vuole essere una cucina che attinge da più fonti possibili, valorizzando i prodotti locali, tradizionali e di stagione, senza farci però spaventare dal diverso e dal nuovo».
Qual è il piatto vegetale che ama preparare per i suoi clienti?
«Il nostro ristorante è conosciuto per l’assortita produzione di pasta fresca: abbiamo sempre alla carta una pasta ripiena fresca vegana il cui ripieno, a base spesso di verdure, varia a seconda delle stagioni. La nostra torta di carote ha inoltre riscosso molto successo per la sua delicatezza e morbidezza e sarà proposta nel menù alla carta dalla prossima primavera. Abbiamo inoltre deciso di proporre un menù di San Valentino interamente vegano: i piatti forti sono stati un assortimento di pasticceria salata e il dessert. Abbiamo servito un croissant salato alla pasta sfoglia di nostra produzione, un muffin alle verdure e un pasticcino di frolla e crema (salati, ovviamente). Come dolce abbiamo invece proposto un tris di coppette di cioccolato fondente (da noi prodotte) ripiene alle creme: una crema pasticcera, una ai mirtilli e una croccante al latte di mandorla. Il tutto è stato accompagnato da un caldo infuso con pezzi di mela, fiocchi di carota, rosa canina, ibisco, fragole e scaglie di cioccolato: questo dolce verrà probabilmente riproposto nella sua versione estiva con infusi rinfrescanti».
Chalet Stella Alpina Hotel & Wellness
www.chaletstellaalpina.com
info@stellaalpina.ch
6781 Ronco Bedretto
Tel./Fax +41 91 869 17 14
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